Una nuova ricerca mostra che le alghe brune, anzi, le alghe in generale, potrebbero essere il cibo del futuro!
Negli ultimi anni, una gamma di alghe ha guadagnato popolarità nell’ambito della dieta italiana.
Dove prima le alghe commestibili erano utilizzate principalmente nelle cucine asiatiche – ad esempio, il nori per il tuo sushi ed il kombu per fare il brodo di dashi – altri tipi di alghe sono diventate più comuni e possono essere trovate accanto alle spezie in molti supermercati locali.
Quello che battezziamo come “alga” o “alghe”, è in realtà un gruppo di forme di vita ampiamente diversificate che i biologi e gli specialisti hanno scoperto essere lontanamente imparentate con altre piante.

Si dividono in tre gruppi principali:
Alghe verdi, come spirulina , ulva o lattuga di mare, che sono le più vicine ad altre piante e condividono il loro pigmento verde per la fotosintesi;
Alghe rosse come il dulse che è il più rimosso dalle altre piante e ha pigmenti rossi;
Le alghe brune, come il fuco che è ancora più distante dalle piante con cui abbiamo più familiarità e che ottiene il suo colore da un pigmento marrone;
I loro diversi pigmenti fotosintetici, ci danno la possibilità di stabilire dove possono vivere nel mare, poiché l’acqua filtra più lunghezze d’onda rossastre dalla luce del sole a seconda della profondità.
Dove crescono le alghe?
Ciò significa che le alghe rosse possono crescere nelle acque più profonde limpide, fino a centinaia di metri sotto il livello del mare.
Le alghe brune e le alghe verdi possono crescere solo in acque meno profonde.

L’alga ha trovato la sua strada anche in vari tipi di alimenti come la carne a basso contenuto di grassi, prodotti di pane e pasta per garantire, ad esempio il massimo della riduzione della ritenzione idrica ed anche una migliore conservazione degli alimenti.
Come molte mode del cibo, ci sono molte storie là fuori sui benefici miracolosi delle alghe, ma cosa sappiamo effettivamente?
Diversi tipi di alghe
Esistono molti tipi di alghe ed i loro benefici dietetici variano notevolmente, alcuni contenenti più proteine ed altri più acidi grassi essenziali.
Come tutte le parti della tua dieta, è bene variare le tue alghe!

I carboidrati, o polisaccaridi, nei prodotti di alghe come l’agar, conferiscono proprietà gelificanti che possono essere utilizzate in molti prodotti alimentari.
La maggior parte di questi carboidrati è disponibile sotto forma di fibra alimentare, che non viene assorbita durante la digestione, ma aiuta una digestione sana, simile alle lenticchie.
Sostanze indispensabili
Ciò significa che le alghe in generale non hanno un contenuto molto elevato di carboidrati digeribili, i quali contribuiscono ad un maggior apporto calorico nel peso delle persone.
Proteine
Le alghe variano nel loro contenuto proteico, dal 30-40% di sostanza secca nelle alghe rosse, che è paragonabile ai legumi; le alghe verdi a circa il 30% e le alghe brune al 15%.
Aminoacidi e vitamine
Anche le alghe rosse ottengono il più alto livello di aminoacidi essenziali, rendendole una buona fonte di molte proteine necessarie.
Le alghe rosse e marroni contengono alti livelli di vitamine A, B e C.
Le alghe brune hanno anche alte concentrazioni di vitamina E che aiuta a preservare i loro alti livelli di acidi grassi polinsaturi.
I minerali costituiscono oltre il 30% della massa secca di un’alga.
Calcio e magnesio
Una porzione giornaliera di alghe marine di soli 8 g di peso secco, contribuisce per oltre la metà della dose giornaliera raccomandata di calcio.
Il magnesio e il ferro possono essere presenti a livelli ancora più elevati rispetto agli spinaci. L’unico minerale che può limitare il consumo di alghe, è lo iodio.
Questo può essere presente a livelli molto alti, specialmente nelle alghe brune come il kelp.
Iodio
Questi livelli rendono le alghe una buona fonte di iodio a base vegetale della quale molte persone sono carenti. Bisogna però prestare attenzione alle persone con determinate condizioni, specialmente parlando di alghe.
Lo iodio per esempio è essenziale per lo sviluppo del bambino, ma così come con tutti i nutrienti, bisogna bilanciare l’assunzione e, in caso di dubbio, consultare uno specialista.
La gravidanza

In ogni caso una donna in gravidanza potrebbe introdurre l’alga spirulina.
Mantenerti in salute
Considerando la salute umana in generale, ci sono indicazioni che l’alto contenuto di fibre nelle alghe sia benefico per la flora microbica intestinale.
Inoltre può aiutare a ridurre il rischio di cancro al colon.
Vi sono anche prove accertate che riducono il colesterolo, un effetto di regolazione dei livelli di zucchero nel sangue e che le persone trovano più facile gestire il proprio peso corporeo quando mangiano alghe a causa delle proprietà sazianti.
Infine, ci sono effetti antiossidanti e antinfiammatori che possono prevenire una serie di condizioni spiacevoli.
Tantissimi benefici per la salute

Il consumo di alghe comporta tantissimi benefici per la salute, ma è meglio ottenere le alghe solo da produttori attendibili o almeno avere la certezza che i processi non vengano effettuati in zone a rischio di inquinamento e che il tutto venga eseguito da esperti del settore.
NPJ & NPI
Noi come NPJoliment, vantiamo una collaborazione con NPI, ormai una mosca bianca per quanto riguarda il modus operandi e l’etica che appartiene ai vertici di quest’azienda.
Alcuni punti importanti da considerare quando sei tentato di acquistare alghe a basso costo:
Le alghe assorbono facilmente i composti dall’acqua circostante che possono portare a livelli elevati di metalli pesanti e arsenico.
Ecco l’importanza del know-how che viene applicato durante la sua coltivazione, estrazione e disseccazione.
La classificazione delle alghe
Le alghe sono organismi pluricellulari molto semplici le cui cellule, a differenza delle piante, invece di essere specializzate nel- la formazione di un tessuto si presentano come serie di tasselli identici, dunque non hanno fusto, foglie o radici.
fotosintesi clorofilliana
La moderna classificazione delle alghe si basa, in particolar modo, sulla qualità dei pigmenti presenti all’interno degli apparati fotosintetici di tale specie; dove per pigmenti si intendono molecole che catturano l’energia solare e la utilizzano per le reazioni di fotosintesi clorofilliana.
In realtà, gli studiosi non sono ancora arrivati a un completo accordo sulla sud- divisione sistematica delle alghe. Se in un primo momento, infatti, l’unico metodo di classificazione possibile era basato sulle caratteristiche morfologiche delle alghe, l’introduzione di tecniche come l’elettroforesi su gel e di moderni strumenti analitici, quali il microscopio elettronico, ha riacceso il dibattito.
Oggi le alghe sono catalogate, oltre che per il tipo di pigmenti contenuti nell’apparato fotosintetico, in base al tipo di ciclo biologico e riproduttivo, alla composizione della parete cellulare, alla presenza di agelli sulle cellule mobili, alla struttura dei plastidi e all’habitat in cui vivono.
Dimensioni macroscopiche
In genere le alghe di dimensioni macroscopiche sono ancorate a una superficie solida e crescono sia in acque dolci che marine. Questo tipo di organismi cresce anche sulle rocce, sia in acque stagnanti che correnti, spesso staccandosi dal substrato e galleggiando in superficie. Le alghe microscopiche, principalmente unicellulari e planctoniche, sono invece una parte essenziale delle catene alimentari di tutti gli habitat acquatici.
Tradizionalmente le forme non mobili sono state studiate dai botanici, mentre le specie capaci di movimenti attivi sono state indagate sia dagli zoologi che dai botanici.
Distinzione
Tuttavia, suddividere semplicemente le alghe nel regno delle piante e in quello degli animali non è corretto. Alcuni biologi usano un sistema di classificazione che distribuisce le alghe in diversi regni, a seconda della loro conformazione e del tipo di pigmento fotosintetico.
Secondo la recente classificazione che divide le specie viventi in 5 regni, quello che raggruppa tutte le alghe per affinità funzionali e morfologiche è il regno dei protisti e comprende anche eucarioti unicellulari.
Tale regno raccoglie, dunque, organismi accomunati dal possedere cellule eucariote e un’organizzazione strutturale molto primitiva.
Esiste poi un altro regno, quello delle monere, che da un punto di vista logenetico precede quello dei protisti; tale gruppo include gli organismi foto-sintetici procarioti, un tempo denominati alghe azzurre e oggi chiamati più correttamente ciano-batteri Gli organismi di questo regno si distinguono dagli altri per la peculiarità della propria struttura cellulare e un nucleo privo di membrana nucleare.
In generale si tende a far risalire le divisioni algali del regno dei protisti a un antenato comune, appartenente ai cianobatteri.
la divisione delle alghe giallo-brune
Il percorso evolutivo avrebbe seguito due linee principali tra loro distinte. La prima comprende le forme macroscopiche tipi- che delle alghe rosse e delle alghe brune e, successivamente, la divisione delle alghe giallo-brune, composta in prevalenza da specie microscopiche e unicellulari.
L’altra comprende dapprima le forme microscopiche, come i dinoflagellati, e da ultime le alghe verdi con specie micro e macroscopiche, che per organizzazione cellulare e tipo di pigmenti sono le più si- mili alle cellule delle piante superiori.
Scendendo nel dettaglio: le tallofite, o alghe pluricellulari, sono alghe macroscopiche che si fisssano a un substrato con organi di adesione (che non sono radici). La loro struttura pluricellulare è detta tallo, da cui deriva il loro nome.
Non possiedono né organi differenziati né un sistema vascolare per il trasporto delle sostanze nutritive. Si differenziano in tre importanti divisioni che differiscono tra loro per il contenuto pigmentario e i cicli riproduttivi:
• alghe rosse (presumibilmente le più antiche. Hanno una vistosa pigmentazione rossa (dovuta alla presenza di cobiloproteine) e sono presenti in tutti i mari, anche se prediligono le acque più calde.