Chi ha già potuto sbirciare il nostro sito e blog sicuramente ha notato che parliamo spesso dell’alga spirulina. In questo articolo vogliamo approfondire l’annesso tra spirulina, diabete e colesterolo.
Questo nutriente meraviglioso in realtà è un cianobatterio che viene comunemente chiamato anche semplicemente alga blu-verde.
Possiamo persino dire che è una delle più antiche forme di vita sul pianeta, anche se gode soltanto recentemente di una notorietà.
La spirulina cresce in soprattutto in acqua dolce e quindi non contiene lo iodio.
Difatti spesso volentieri i medici che sostengono la medicina tradizionale non raccomandano sempre la spirulina, soprattutto per coloro che soffrono di ipertiroidismo.
In realtà la spirulina non incide ne positivamente ne negativamente sulla tiroide.
Precisiamo però che sempre più aziende coltivano la spirulina in acqua salata perché cosi abbattono i costi di produzione e coltivazione.
Non condividiamo questa scelta, anche se tante aziende optano per la strada più lucrativa e meno etica.
Noi abbiamo a cuore anche le salute delle persone e vogliamo aiutare a migliorarla.
Giusto chiarire dunque che la spirulina cresce e sopravvivrebbe assolutamente sia in acqua dolce, sia in acqua salata, ma cosa succede esattamente quando metti la spirulina nell’acqua di mare?
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Le differenze tra la coltivazione in acque dolci e acque salate?
A parte l’alto contenuto salino, c’è molto che cambia.
Uno degli effetti collaterali meno idonei della coltivazione della spirulina nell’acqua salata è che il contenuto di carboidrati sale alle stelle.
I carboidrati non sono da considerare un nemico, anzi, sono necessari per il nostro corpo, ma consumarli in sovrabbondanza può causare diversi problemi di salute.
L’alto contenuto di carboidrati presente nella spirulina coltivata nelle acque dolci, potrebbe alzare significativamente l’indice glicemico.
Alla sua volta aumenta la produzione di trigliceridi e diminuisce il colesterolo buono, alzando quello cattivo.
Un’altro fattore da considerare quando la spirulina viene coltivata nelle acque salate, è la perdita significativa del suo contenuto proteico, oltre ad altri valori importanti che fanno della spirulina un elemento nutrizionale eccellente.
Se un prodotto a base di spirulina è puro (organico), la proporzione tra carboidrati e proteine per 100 g dovrebbe essere più o meno 25% di carboidrati e 60% di proteine.
La maggior parte delle persone assume abbastanza proteine per prevenire un deficit, ma alcuni persone farebbero meglio con un apporto proteico molto più elevato.
Una buona e sana massa muscolare è importante e un boost proteico può aiutarti ad aumentare la massa e la forza muscolare, riducendo la perdita muscolare durante la perdita di peso.
Numerosi studi suggeriscono infatti una dieta ricca di proteine, considerando gli importanti benefici per la perdita di peso e la salute metabolica.
Diciamo che coltivare questa micro-alga in vasche salate è una buona scelta se la utilizziamo i per biocarburanti e le bio-plastiche.
Se l’intenzione è consumarla per rafforzare mente e corpo, senza incorrere in metalli pesanti quali
arsenico, cadmio, piombo e mercurio, consigliamo la spirulina che proviene da coltivazioni basate su acque dolci.
In questo modo, grazie anche all’assenza dello iodio, le persone che soffrono di problemi alla toroide possono stare tranquille.
Inoltre, gli effetti della spirulina sulla perdita di peso e sui lipidi del sangue sono ormai chiari alla scienza odierna.
La letteratura attuale supporta i benefici della spirulina per ridurre il grasso corporeo, la circonferenza della vita, l’indice di massa corporea e l’appetito.
La spirulina aiuta ad abbassare il colesterolo
Inoltre mostra anche che quest’alga blu-verde ha benefici significativi per migliorare i lipidi nel sangue.
Non smetteremo mai di ripetere che la salute comincia a tavola.
Chi ci segue su sa che la parola d’ordine per noi è la “prevenzione”.
Questa parola torna regolarmente fra le nostre pagine, e prima di rincorre alla medicina, si può fare molto in termini di buone abitudini alimentari e nutrizionali.
Scegliere in modo corretto cosa introdurre nel nostro corpo è essenziale per mantenerci in salute.
Cosi come anche il movimento fisico ci permette di avere un’ottimo effetto di prevenzione.
Ecco dunque che torniamo a parlare spesso della spirulina come materia prima alimentare.
La cosiddetta “alga” spirulina, torna non smette di far parlare di se, grazie a continui studi.
Due studi in particolare dimostrano una progressiva diminuzione di colesterolo Ldl e trigliceridi.
Due test effettuati su 25 persone col diabete di tipo 2 hanno dato ottimi risultati.
I risultati di uno studio lo si trova nel Journal Of Medicinal Food (fonte), l’altro sul Journal of Diabetes & Metabolic Disorders (fonte).
Ma cosa dicono i due studi sulla spirulina, diabete e colesterolo?
La spirulina, o meglio cianobatterio (il suo nome scientifico) è un organismo monocellulare ricco di proprietà nutrizionali che si sta rivelando un ottimo aiuto per ridurre la colesterolemia e quindi l’incidenza di diabete.
Per lo più è ricca di vitamine del gruppo B, ferro, rame, e ha un contenuto proteico completo, con una importante presenza di beta-carotene e Omega3.
Secondo lo studio del Journal Of Medicinal Food, la spirulina favorisce la abbassamento del colesterolo “cattivo” (Ldl), aumentando quello “buono” (Hdl) oltre il rapido abbassamento dei trigliceridi.
Come accennato prima, i testi sono stati realizzati su 25 volontari con il diabete di tipo 2.
A queste persone sono stati somministrati 2 grammi di spirulina al giorno per due mesi.
I miglioramenti sono stati concreti e progressivi.
Inaspettatamente si è anche registrata una diminuzione del tasso di glicemia dopo il pasto consumato.
L’altro studio ha invece confermato le conclusioni del primo, ma non ha rilevato una particolare diminuzione glicemica postprandiale.
Effetti antinfiammatori della spirulina
I dati ci dicono che il percentuale dell’obesità è in costante aumento negli ultimi anni, in particolare il sovrappeso che passa dal 14% della fascia di età 18-24 anni al 46% tra i 65-74 anni.
Cifre preoccupanti!
A livello globale, si stima che circa 3 milioni di adulti muoiono ogni anno per motivi legati all’obesità.
I dati forniscono un ulteriore dettaglio, ovvero, dice che l’obesità è stata strettamente collegata all’infiammazione, all’iperlipidemia e all’insulino-resistenza.
Ciò può essere dovuto al fatto che il tessuto adiposo emette numerose sostanze biologicamente attive come adipochine e chemochine.
Queste due sostanze hanno purtroppo un ruolo decisivo nell’infiammazione e nello sviluppo dell’aterosclerosi.
Abbattere la quantità calorica e aumentare l’esercizio fisico sono sicuramente i trattamenti principali per l’obesità, ma potrebbe venire significativamente in aiuto anche la spirulina.
Difatti, la spirulina ha mostrato benefici rilevanti nel favorire la perdita di peso.
Soprattutto grazie alla presenza della ficocianina che contiene un cromoforo che raccoglie la luce chiamato ficocianobilina.
Questo processo è in grado di inibire lo stress ossidativo negli adipociti che gioca un ruolo chiave nell’indurre l’insulino-resistenza.
Grazie alla spirulina che aiuta a sopprimere lo stress ossidativo degli adipociti, può dunque portare a effetti sistemici antinfiammatori e insulina-sensibilizzanti.
Oltre ad essere dunque un buon coadiuvante che aiuta ad abbattere il colesterolo negativo, la spirulina aiuta anche contro l’infiammazione del corpo.
Fonte:
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18448177/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15941879/
https://openheart.bmj.com/content/7/1/e001003