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Combattere l’alcolismo tra i giovani: un modo per salvare vite


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Ciao, benarrivato/a (o tornato/a) sul mio blog. In questo articolo vorrei sensibilizzare la questione alcool, legato al mondo e divertimento dei giovani.

Combattere l’alcolismo tra i giovani nel 2024 è una lotta che dovrebbero fare, oltre le istituzioni, soprattutto gli adulti, ovvero, i genitori. 

Personalmente ho la fortuna che i miei figli non amano particolarmente il gusto dell’alcol, preferiscono un succo, the freddo o acqua.

Consumo di alcol in Italia 

Da padre di due, ormai non piu adolescenti, sono comunque inevitabilmente interessato su come pensano e vivono le nuove generazioni. Noto che i giovani di oggi (o forse da sempre) sono enormemente fragili ai rischi legati all’utilizzo di bibite alcoliche.
Il problema a volte sembra non risolversi se guardiamo le statistiche.

Difatti c’è un aumento, anche se graduale, del consumo di alcol da parte degli adolescenti. Purtroppo, il problema diventa ancora più serio, se pensiamo alla voglia di alcol tra i pre-adolescenti. 

Il problema dell’ alcolismo tra i giovani non va sottovalutato.

A casa mia non abbiamo mai promosso l’alcool, forse perché il mio padre non ha avuto un esempio esemplare tra le mura domestiche. Personalmente i superalcolici non mi piacciono un granché, non mi piace ne l’odore nel il gusto.

Credo infatti che spesso il consumo dei superalcolici è più una questione di sballo o per una questione di appartenenza. Diciamo che fa figo insomma… Oppure diventa un attenuante per fare casino, dando la colpa proprio all’alcool. Facile cosi.

Negli ultimi decenni, i giovani hanno imitato un modello di consumo anglosassone. Sappiamo per esperienza storica che gli inglesi non hanno problemi ad alzare il gomito. Combattere l’alcolismo dovrebbe diventare una priorità anche da parte del governo.

Non esiste più soltanto il singolo bicchiere di vino, ma si è passati piuttosto ad un uso prevalentemente fuori dai pasti.

Una volta, un buon bicchiere di vino veniva consumato insieme ai sapori di ciò che preparava la mamma o la nonna. 

Oggigiorno, per i giovani l’assunzione alcolica è vista come disinvoltura, come essere logorroici, disinibiti e, passatemi il termine, poco responsabili e razionali.

In aggiunta di questo, sembra quasi che l’alcol diventi un’attenuante o una scusa per qualsiasi che se fatta da sobri non sarebbe giustificabile.

Come combattere l’alcolismo tra i giovani durante lo svago?

Dai dati emerge che nei giovani dai 17 ai 25 anni che frequentano assiduamente le discoteche, i comportamenti di consumo di alcol sono sempre più diffusi, rispetto invece a ragazzi che non visitano il luogo quasi mai. Il 35% contro il 7,6%. Dati piuttosto significativi. 

Anch’io, quando ero più giovane consumavo ogni tanto- (ma proprio ogni tantino in quanto ero uno sportivo abbastanza serio) -un drink alcolico, ma mi limitavo alle cose un po’ più dolci. Più del 55% dei ragazzi consuma alcol fuori casa.

Complici sono quelle occasioni in cui a qualsiasi ora del giorno c’è un incoraggiamento a bere sostanze alcoliche (e non solo), come l’ormai stra conosciuto “aperitivo Milanese” (diventato un concetto nazionale), oppure i cosiddetti “happy hour”, che alla lettera significa “l’ora felice”.

Sostanzialmente il contrario rispetto a combattere l’alcolismo seriamente

Bastano sconti sulle bevande alcoliche o cifre forfettarie che si comincia a bere senza fine. 

Il metodo degli Alcolisti Anonimi oggigiorno sembra obsoleto, in quanto risalente all’anno 1930. Potremmo ben immaginare che all’epoca si sapeva pochissimo sul funzionamento del nostro cervello.

Oggi, nel 2020, la scienza ha capito molte più cose riguardanti tale abuso, soprattutto a livello biologico. Ma per assurdo, sembra che il metodo degli Alcolisti Anonimi sia rimasto tale e quale. 

Assurdo! Anzi, incredibile oserei dire. Il fatto che ci sia spesso un legame tra alcolismo e salute mentale è più che auspicabile.

Alcuni studi dicono che in parecchi casi di alcolismo, non c’è una seria dipendenza dalla sostanza. Allora io mi chiedo: cosa aspettano ad intervenire e ad aggiustare il tiro? Boh. Credo che la questione non sia proprio un problemino, stando alle statistiche. Anti Alcol potrebbe salvarti la vita

Dall’altro lato, il metodo degli Alcolisti Anonimi magari potrebbe davvero offrire il suo contributo, ma esistono ben più valide alternative. Forse sarebbe meglio non basarsi completamente sulla sua popolarità, perché mi sembra di capire anche qui, che l’apparenza inganna. Sicuramente opterei per altri approcci medici e scientifici.

…. combattere l’alcolismo tra i giovani….

Dopo scopriremo insieme qualche statistica di numeri legati all’abuso dell’alcol

Salvare Vite

Scopri l’Anti Alcol naturale che ti può salvare la vita

Ora, certo che ero giovane pure io (sono ancora giovane anche se nato all’inizio degli anni ’70, lol) ma non ho mai amato particolarmente le persone che bevono troppo, sopratutto quando cadono in atteggiamenti poco lodevoli. 

Quando mi sono informato un po’ sul fenomeno, che tra l’altro è sempre in crescita, ho scoperto che dietro alla mentalità del “bere” c’è un lato psicologico incredibile. In un certo senso anche molto interessante ed affascinante, anche se preoccupante allo stesso tempo

Quando alcol diventa un problema di stile 

Tutti stili legati al consumo dell’alcol

Stile dissetante alimentare:

legato al gusto personale e alle abitudini alimentari in un contesto familiare o nel contesto lavorativo.

Stile consumistico–conformista:

il tipo di ambiente frequentato (ad esempio birreria, cocktail-bar), dalla disponibilità e dal tipo di consumo diffuso

Stile conviviale:

l’alcol contribuisce a creare un’atmosfera di convivialità e a facilitare le relazioni.

Stile affermativo maschile:

I ragazzi bevono per sentirsi o per mostrarsi più virili in rapporto all’alcol che riescono a reggere, e anche per un motivo di competizione con amici e compagni del gruppo. 

Stile cerimoniale–rituale:

l’alcol serve a “inzuppare la festa”.

Stile omologante:

bere per sentirsi adeguati, per aumentare la percezione di somiglianza e di appartenenza al gruppo, per farsi accettare.

Stile sperimentale:

il gusto per la sfida e il desiderio di emozioni forti con comportamenti a rischio come l’assunzione tra altre sostanze o la guida di veicoli in stato d’ebbrezza (idiozia pura) 

Stile affermativo femminile:

mostrarsi più disinvolte ed emancipate.

Stile trasgressivo:

il bere eccessivo a scopo dimostrativo per trasgredire le regole.

Stile anestetizzante

allontanare da sé la sofferenza dovuta a difficoltà individuali, legate alla fase lavoro, amici, genitori, ragazzo/a …

Stile protagonistico:

giocarsi un ruolo di maggiore protagonismo, per attirare l’attenzione di persone dell’altro sesso, per affermarsi all’interno del gruppo.

Ironia & Sarcasmo

Non è pazzesco? Davvero mi sono proprio stupito nel scoprire tutti questi “stili” diversi. 

Vedo già i consumatori tra di loro a vantarsi su che stile usano per promuovere l’alcol. 

Mario (nome di fantasia) “Hey tu, Jacopo, oggi come va? Qual è il tuo stile nel bere ultimamente?

Jacopo (altro nome di fantasia) “ beh, oggi pensavo allo stile protagonistico, perché esco con amici e farò colpo su qualche bella ragazza nuova arrivata in città la settimana scorsa. Vieni con noi?”

Mario : “no grazie, mi sento più nel mood apatico, quindi opterei per lo stile anti-vuoto. Rimarrò a casa a fare nulla, tranne bere.”

Ovviamente sto scherzando perché il 90% delle persone che beve non è proprio interessata a capire dove sono collocate, basta che abbiano da bere… 


Lo stile di protagonismo grazie ai social network

Lo stile di protagonismo tra l’altro è quello più in “vogue”. Forse perché assolvono alcune funzioni accennate in qualche riga qui sopra. In ogni caso, bevono per poter affermare se’ stessi e la propria indipendenza.

Sentirsi forte aiuta ad adeguarsi al gruppo d’appartenenza, diventato anche virali grazie a mezzi come Facebook, Instagram. Malgrado ciò, tutti questi modi di bere possono rappresentare possibili situazioni pericolose, a causa di un uso problematico della sostanza alcolica.

Se poi i ragazzi si mettono al volante con la stessa idea di fare l’invincibile, ovvio che poi diventano un pericolo senza eguali.

Infatti, ogni weekend purtroppo, decine di ragazzi sono tragicamente coinvolti in incidenti spaventosi, dovuti alla non prudenza e all’alcol. 

All’inizio dell’articolo dicevo che è importante includere i genitori e gli adulti. Infatti, è importante non scordarsi che al consumo, o meglio all’abuso, della sostanza alcolica, vanno ad aggiungersi altre variabili che influenzeranno lo sviluppo, come la situazione famigliare/sociale, quella economica, e tutte le psiche che caratterizzano ogni individuo. 

Dunque, tutti gli stili di cui parlavo qui sopra potrebbero essere potenzialmente pericolosi. 


Combattere l’alcolismo tra i giovani in Italia 

Cosa fare per riuscire a “svalorizzare” queste rischiose tendenze? Innanzitutto insegnare il buon senso e qui subentra il valore di genitori. 

Ma come si fa a comunicare con il proprio figlio/a senza litigare o ripetere mille volte che l’alcol fa male? Credo che ogni soggetto e situazione sia un po’ a sé, ma noi come genitori non possiamo veramente fare a meno di spiegare ciò che va bene e ciò che non va bene. 


Io da genitore controllerei con chi e dove escono i figli. Devo essere sicuro di non avere qualche sospetto su cosa fanno o dove vanno…

Non si tratta di spiare, ma è un mio diritto sapere se stanno per cacciarsi nei guai o meno. Una volta steso un pedone con l’auto, sarà troppo tardi, e la vita prenderà una piega drastica. 


Alcol e fegato è un connubio difficile

Alcol e fegato rappresentano un connubio difficile. Una furbata potrebbe essere la prevenzione diretta, ovvero, munirsi con un prodotto che può rimetterti in sesto dopo soltanto 40 minuti, a seguito dell’assunzione di bevande alcoliche.

Il prodotto di cui ti parlo si chiama Metepa Top Reset e nasce in realtà con lo scopo di pulire il fegato e i reni. I produttori hanno scoperto che il prodotto (totalmente naturale) funziona estremamente bene come Anti-alcol. Clicca qui per capire qualcosa in più.

Il fegato e la sua funzione

Il fegato mantiene il corpo in forma e in salute attraverso tre principali meccanismi:

  1. Raccoglie energia e nutrienti.
  2. Sintetizza proteine ed enzimi che sono fondamentali per funzionare e proteggere il nostro corpo dalle malattie.
  3. Espelle sostanze potenzialmente pericolose, tra cui naturalmente anche l’alcool. Per dare un boost di proteine proporrei un prodotto eccezionale che dovrebbe fare parte della vostra dieta giornaliera. 

Il fegato ha un ruolo vitale

Il fegato ha un ruolo vitale nell’eliminazione dell’alcool, ma allo stesso tempo è assai vulnerabile a danni dovuti a quantità eccessive di sostanze nocive.

Sapevi che il fegato è pari al 3% del nostro peso complessivo? 

Vero che quest’organo metabolizza gran parte dell’alcool assunto, ma l’effetto collaterale è la produzione di tossine che paradossalmente sono ancor più dannose dell’alcool stesso.

Le molecole sono in grado di danneggiare le cellule del nostro fegato innescando processi infiammatori e indebolendo i nostri NK (natural killers) dell’organismo.

Insito: questi due prodotti vi possono aiutare a rimettere il fegato in sesto. 

product 1

product 2

Non ci vuole un genio per capire che questi problemi possono trasformare in modo indelebile il metabolismo, creando danni a tanti altri organi. La prevenzione è IMPORTANTE! 

Alcol fa ingrassare 

Oggi bere è ormai “normale”, perché i giovani non sono molto inclini al perbenismo per natura.

Chissà, un sano anticonformismo può contribuire a far emergere la loro personalità, evitando di attribuire all’alcol un valore che non ha, anzi.. cosa che non ha proprio senso perché danneggia la salute e accresce l’obesità. 

Tra i giovani è sempre più frequente evidenziare il ricorso al bere, perché agevola il superamento di difficoltà di attinenza o di inclusione nel gruppo per ottenere più sicurezza. 

Il ruolo chiave dei genitori a mio avviso, oltre a dialogare con i propri figli, dovrebbe essere esercitato ricorrendo a dare il buon esempio. 


La famiglia e l’alcol

Per esempio, è adeguato far crescere il figlio in un luogo famigliare in cui l’esistenza dell’alcol è visibile, ma in modo misurato (se non fosse visibile sarebbe ancora meglio).

Sono fortemente convinto che lo stile di consumo del padre (o chi per lui) influenzi gli stili degli altri familiari.

Io per esempio vengo da una famiglia pressoché astemia, e di conseguenza, l’alcol non è mai stato un problema, in quanto non è mai stato presente, se non in particolari situazioni.

Anche se, mi sono imbattuto in persone che erano letteralmente legate alla bottiglia. Il non vedere esempi sbagliati in famiglia sicuramente aiuta, senza ombra di dubbio. Un applauso sincero va ai miei genitori ora. 

Credo sia quasi una conseguenza logica se gli atteggiamenti dei componenti del nucleo familiare crescono parallelamente a quelle del capofamiglia. Questo vale per l’alcol come per la droga, il fumo e persino l’alimentazione.

Un padre sportivo sicuramente trasmetterà lo sport. Un padre che bestemmia davanti alla tv quando la sua squadra di calcio perde, probabilmente avrà un figlio che si atteggia ugualmente.

Questo vale semplicemente per tutti elementi determinanti, in cui l’atteggiamento individuale è il fattore chiave nel processo di saluto genesi.

Giovani ribelli e irresponsabili di natura 

Quando si fa un discorso con qualche giovane, si nota che essi tendono a scaricare tutte le responsabilità sul gruppo di amici o sulla deficienza di adeguati sistemi formali. 

Parlare ai giovani fin da quando sono piccoli, spiegando loro i danni e i rischi legati all’alcol e all’effetto negativo di errate abitudini di consumo in generale, può far sì che essi diventino consapevoli, e che contribuiscano in famiglia per riuscire a raggiungere uno stile più moderato e con meno eccessi. 

Poi, chiaro, non potremmo mai avere la certezza che il nostro giovane si comporti bene o se venga o meno trascinato sulla cattiva strada da amici balordi. 

Il motivo di quest’articolo è proprio legato al fatto che, una figlia di conoscenti perse la vita in un incidente d’auto non tanto tempo fa.

L’autista, un 20enne è uscito di strada ed è andato a sbattere contro un palo. Vi risparmio ulteriori dettagli raccapriccianti… ma potrete ben immaginare.

Consumo di alcol in Italia

Ho letto da qualche parte che l’età di avvio al consumo di alcol in Italia è la più bassa di tutta l’Europa, ovvero … 12 anni circa. Ma scherziamo?? 12 Anni?? 

Considerando che prima dei 15 anni, l’apparato digerente non ha completato la maturazione del sistema enzimatico, figuriamoci cosa va creare a livello fisico.

Prevenzione contro l’alcol. Una buona notizia  

Tuttavia, ho una buona notizia però per tutti gli adulti che ci tengono a bere un bicchiere di vino a tavola con gli amici, seppur dovendo recarsi a casa in auto. Non sempre si ha la possibilità di passare la notte fuori e quindi ci si mette al volante.

Infatti, non proprio la miglior cosa da fare. Non solo perché magari non si è nemmeno brilli, ma per tutti i controlli che fanno per strada.

Bastano due bicchieri di un vino corposo per perdere la patente (per sempre se si viene coinvolti in incidenti mortali) .

La buona notizia è che esiste un prodotto “smonta” l’alcol presente nel corpo in brevissimo tempo. Clicca qui per scoprirlo

Il sistema di smaltimento dell’alcol non è uguale per i due sessi. Le donne sono più vulnerabili e sperimentano gli effetti negativi dell’alcol quasi subito rispetto agli uomini.

Tuttavia dipende dalla stazza di ogni persona ma posso confermare che in 30/40 minuti si torna “sobrio”. Basta una confezione per una persona che pesa fino a 90kg. 

In ogni caso, da ricordarsi che la normativa vieta la distribuzione di bevande alcoliche al di sotto dei 18 anni. 

Tornando al prodotto di cui vi parlavo prima; nasce in realtà per pulire il fegato e reni.

Diffusione alcol tra i giovani in aumento tra le ragazze

Quindi se il vostro adolescente arriva a casa con un alito piuttosto pesante, meglio farsi una domanda. Non serve aggiungere che è sempre sconsigliabile alzare il gomito se si deve guidare. 

Sopra i 18 anni è concesso a tutti di bere, ma non è detto che tutti possano farlo, dipende anche dalla fisicità, cuore, milza, reni, fegato etc…

Io per esempio non reggo l’alcol perché sento delle fitte al cuore, nonostante il mio cuore sano e sportivo. Meglio, cosi combatto l’alcolismo indirettamente almeno per quanto mi riguarda.

Purtroppo, è sempre più consueto vedere ragazze che si ubriacano. Bisogna sballarsi per forza insomma.

Ho la grande fortuna che anche i miei figli non siano interessati all’alcol. Almeno abbiamo un potenziale problema in meno.

Il fenomeno non è tanto recente , anche se in passato era considerato di “poco buon gusto” vedere una donna bere e soprattutto in pubblico, categorizzando la donna in maniera spregevole. 

combattere l'alcolismo tra i giovani

Alcol in gravidanza aumenta il rischio di aborto 

Inoltre, c’è anche l’elevata possibilità che si possa perdere il bambino durante la gravidanza se si continua a consumare alcol.

Ed è un pericolo sempre dietro l’angolo. In questo modo si va mettere a rischio la salute del bambino. 

Tuttavia, un calice di vino, una pinta di birra o un aperitivo a base di alcol rendono più sciolti, disinvolti e creativi, favorendo sì le relazioni sociali, ma abbassando la percezione del pericolo, l’azzardo e la prontezza dei riflessi. 

Il consumo di alcol in Italia è sempre in aumento 

Non è un segreto che i giovani di oggi tendono ad apparire più di quello che realmente sono, soprattutto grazie ai social come Facebook, TikTok e Instagram dove possono dimostrare le loro bravate al mondo intero attraverso dei video. 

Spunti per combattere l’alcolismo tra i giovani

Personalmente non saprei come trovare un altro rimedio oltre al dialogo costruttivo, perché questi tratti adolescenziali possono essere il punto chiave sul quale fare leva.

Scansare loro l’umiliazione di una estromissione dal gruppo o, in casi peggiori, pagare ripercussioni inammissibili, anche a seguito di un solo singolo momento di abuso. 

Le occasioni sono parecchie. Una serata in pizzeria può cambiare radicalmente e diventare uno scenario a rischio nel caso in cui si deve tornare a casa in scooter ad esempio. Ci vuole soltanto un secondo per rovinare la propria vita e quella degli altri.

Per assurdo, tanti giovani bevono non perché sono attratti dal gusto in sé dell’alcol, ma perché sentono il bisogno del consenso e di sentirsi appartenenti al gruppo. Lo fanno anche soprattutto per apparire davanti agli altri, di mostrarsi. 


Altre idee per combattere l’alcolismo tra i giovani

Un’ altra idea potrebbe essere la seguente: assieme ai ragazzi si può cercare di analizzare e di identificare tanti particolari spesso completamente trascurati.

Educare i ragazzi a leggere le etichette presenti sulle bottiglie per esempio, iniziando dal grado alcolico presente.

Io la butto là, non sono un assessore né lavoro su campagne di prevenzione, ma cerco solo di capire, quasi ad alta voce, cosa possiamo fare noi genitori per evitare che nostro/a figlio/a arrivi a casa ubriaco/a, o nel peggiore dei casi, che non ritorni affatto a casa.

In tutta onestà, potrei essere addirittura ancora più drastico e potrei spiegare senza grossi fronzoli ai ragazzini che bere sproporzionatamente può creare malattie (soprattutto psicologiche) dalle quali non se ne esce facilmente. 

Un genitore premuroso aiuta a combattere l’alcolismo tra i giovani 

Mi viene in mente un vicino di casa di qualche tempo fa che offriva la sua dimora agli amici della figlia.

In questo modo aveva tutto sotto controllo e riusciva anche a capire l’atteggiamento dei ragazzi da vicino, insegnando loro allo stesso tempo che ci si può divertire e ottenere un clima piacevole e divertente anche a base di bevande soft o addirittura analcoliche.

La droga o l’alcol non sono indispensabili per raggiungere il divertimento. Questo dovrebbe essere il messaggio. 

Badare ai figli sembra un dovere indiscutibile, ma la storia ci insegna che non è proprio così, anzi. Concepire i figli è abbastanza facile se uno sa come fare l’amore… ma crescerli è tutt’altra cosa.

Il nostro organismo 

Il nostro organismo si abituerà a ricevere alcol è ne chiederà sempre più quantità. Se siamo consapevoli che nostro figlio (qualsiasi età abbia) ogni tanto gradisce una birra fresca o un corposo vino rosso, dobbiamo insegnargli quando e come fermarsi.

Quando è fuori con amici dipende assolutamente da sé stesso perché noi genitori non abbiamo un controllo diretto.


Numeri alla mano che fanno capire che combattere l’alcolismo deve essere una priorità.

Oltre 3 milioni di morti all’anno per l’alcol. Soprattutto uomini

  • Una singola bevanda super alcolica contiene circa 12 grammi di alcol
  • Uomini non dovrebbero superare la soglia dei 40 grammi al giorno e la soglia per le donne è di 20 grammi (2-3 bicchieri per l’uomo e 1-2 bicchieri per le donne)

ma non solo…

I morti per alcol in Italia 

In Italia dal 2008 al 2017 contiamo 435 mila morti per malattie, incidenti, omicidi e suicidi legati ad un consumo eccessivo di alcol ed è un problema purtroppo ogni anno in aumento. Anti Alcol Naturale ti può salvare la vita

Circa 2,3 miliardi di persone oggigiorno bevono alcolici abitualmente, pari a quasi un terzo della popolazione intera. Altro motivi che combattere l’alcolismo é un concetto da prendere seriamente.

In Italia i morti sulla strada sono:

  1. il 26% conducenti in moto
  2. il 18% pedoni
  3. l’11% passeggeri
  4. 7% ciclisti
  5. 5% sono i conducenti di camion
  6. 32% in autovetture

Purtroppo i morti per le strade in Italia salgono ogni anno, altroché uno stato che combatte l’alcolismo!

COMBATTERE L’ALCOLISMO TRA I GIOVANI DOVREBBE ESSERE UNA LOTTA CONTINUA

Dati: Istat


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